Chi sei?
Ehm, come chi sono, sono io.
Chi sei?
Perchè mi poni questa domanda?
Semplice, perchè di tante tue sfaccettature, di troppe sfaccettature, io non so quale sia quella vera.
Chi sei? Sei quello che sta con gli amici o quello che ora sto guardando allo specchio?
Sentimi bene, io sono io e basta. Posso essere chiunque io voglia. Cazzo sei uno stronzo a pormi questa domanda!
Beh, allora, visto che io sono te, sei stronzo anche tu! Sei stronzo quando non ci capisci un cazzo di quello che fai, sei stronzo quando fingi.
Vaffanculo, quindi, mi staresti accusando di essere falso?
Noo, io non ti accuso, io lo affermo, certo, falso è una parola grossa, ed in effetti non è propriamente quello che voglio dire, diciamo che sei Duale.
Cioè, vaffanculo, ipocrita di merda! Ti nascondi dietro la parola duale, ma che cazzo credi che siamo tutti deficenti?
Ricorda che le offese che mi arrechi le arrechi a te stesso. E poi, cosa cazzo vuoi se sei cosi? Menti così bene che non sai chi sei. Non sai se hai finto nell’amore, non sai se i tuoi Ti amo erano veri. Hai paura! Non mostri chi sei perchè hai paura che la gente possa ferirti. La realtà è che sei un maledetto cazzone.
Applausi, bravo, una cazzo di faccia allo specchio può dirmi chi sono, bravo, applausi!
Inutile che mi deridi, quello che dico è vero, ti sei mai lasciato toccare nel cuore?
Si, credo di si, ma poi, che cazzo centra? Cioè, esci fuori dopo più di una settimana di silenzio inducendomi ad una maledetta crisi d’identita!
No, non voglio metterti in crisi, ma sai, è ora che cominci a riabituarti a questo tipo di domande. Hai smesso di domandarti qualche anno fa, ed ora, ed ora… Sai che giorno è domani?
Che cazzo centra?
Centra e come, che giorno è domani?
Vaffanculo, non rispondo a questa stupida domanda del cazzo, visto che sei me lo sai che giorno è domani, non c’è bisogno che lo dica, anzi, lo sai che faccio? Non parlo più, non ti rispondo, parla te, visto che sei me e che sai anche quelle cose che non voglio dire, e tanti saluti e baci…
Sei il solito cazzone, ti nascondi dietro al silenzio, maledetto silenzio. Allora parlerò io, che sono più
sincero, intanto, continua a farti la barba, a guardarti allo specchio, cerca di non tagliarti però…
Domani, è San Valentino, domani è la festa degli innamorati, e tu, noi, non avremo nulla da festeggiare. Noi, non siamo innamorati, tu, io non sono innamorato.
Prendo coscienza di quello che sono e vado avanti, un poco invidio coloro che domani si scambieranno regali, dolci, baci, sesso, ma infondo sono al di qua della barricata, vedo, le cose con distacco, vedo la gente, e sono contento per chi ama e per chi viene amato.
Infondo, all’amore io ci credo, tu, ci credi. Mi chiedi il perchè della domanda chi sei? Bene eccolo.
Domani è la festa della tua, pardon nostra identità, anche noi, conviviamo siamo sempre Raffaele, e lo siamo sempre stati, solo che io, sono la tua coscienza, da me, non ti puoi separare, ma è anche vero che nessuno mai ci ha uniti, certo, puoi ignorarmi, ma tanto sai che sono sempre quì…
Chi sei?
Io sono io e basta.
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