Credo che con l’aiuto del sole, più 300 spartani si potrebbe vincere qualsiasi guerra..
(just for fun)
Peace and Love!!!
Leonitarn III!!!
Leonitarn III!!!
…uno dei complimenti più belli che mi sono stati fatti in questi anni, non è stato che sono bello, non è stato che ho il cazzo lungo, non è stato che bacio bene, non è stato che come uso la lingua io, non la usa nessuno (che poi, non so quale sia il senso), ma è stato che ho una mente critica, un complimento che trascende dalla materialità, dall’esteriorità delle cose, e che si insinua, come un dubbio, come una critica in quello che vorrei…
"Non è la paura a governarlo, ma solo una cresciuta percezione delle cose". (Dilios)
Oggi è una bella giornata, il sole splende, fa freddo, ma si sta bene. Fuori dalla finestra il paese è in movimento, le macchine vanno verso le loro destinazioni tranquille. E’ bello vedere come tutto funziona, come le cose si abbracciano in una logica perfetta. Credo di star bene, si, sto bene! Prima guardavo delle persone bere insieme e mi chiedevo cosa si dicessero, vedevo i loro volti felici e i bicchieri che sbattevano, si ero molto felice per loro. Ho visto dei cani andare a spasso in un branco, annusavano e marcavano il loro territorio si seguivano, correvano, giocavano mordicchiandosi. Nel mio cuore, nel vedere una complessità così bella si è acceso un fuoco, un fuoco che riscalda la mia anima e il mio spirito. Che bello! Che bello stare bene in pace con se stessi, non avere preoccupazioni, in attesa di qualche evento da festeggiare, in attesa di portare a termine i compiti che mi sono stati assegnati.
Vorrei concludere questo scritto, che si, lo so, è un po sdolcinato, ma che ci volete fare, io sono così, forse un po paraculo e deficiente, ma sono così dolce… Si, si lo so, chi si loda si sbroda, ma permettetemelo, almeno questa volta. Insomma, vorrei concludere, vorrei concludere con un saluto a tutti quelli che mi sono vicino, e che credono nelle mie stesse cose, che sanno quando e come stare vicine alle persone a cui si vuole bene!
Grazie a tutti di esserci.
Raf.
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Withered hands, withered bodies begging for salvation
Deserted by the hand of gods of their own creation
Nations cry underneath decaying skies above
You are guilty, the punishment is death for all who live
The punishment is death for all who live
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
The killing fields, the grinding wheels crushed by equilibrium
Separate lives no more disguise, no more second chances
Haggard wisdom spitting out the bitter taste of hate
I accuse you before you know the crime its all too late
Before you know the crime its all too late
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
Out of the silent planet, dreams of desolation
Out of the silent planet, come the demons of creation
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
Out of the silent planet, out of the silent planet we are
…mi tolgo le scarpe, sfilo il maglione, chiudo la tazza e mi ci seggo. Alzo il piede destro e sfilo il calzino, alzo l’altro piede e sfilo il restante. MI metto in piedi, accarezzo i bottoni della camicia, poi parta dal primo, quello vicino al collo e comincio a sbottonare. Spingo il bottone col pollice, cercando di farlo passare nell’asola controllando con l’indice. Un bottone dopo l’altro, lascio cadere la camicia a terra. Sbottono i pantaloni, me li tolgo. Rimango così, in mutande e maglietta davanti allo specchio, faccio qualche smorfia. Intanto, apro l’acqua nella doccia ed aspetto che sia calda. Rapidamente, mi sfilo le ultime cose che indosso, lascio cadere la maglietta vicino la camicia e mi sfilo i boxer. L’acqua aperta fa un rumore di scroscio, e piano piano il vapore sale verso l’alto. Mi infilo sotto la doccia. Sento il contrasto con l’acqua calda e il freddo del piatto per terra. Mi bagno un poco i capelli e poi mi metto sotto il getto chiudendo gli occhi. L’acqua sul mio corpo scivola leggera. Sento le gocce camminare sul mio corpo per poi cadere a terra. Le sento ora sul viso, poi sul torace, giù giù fino alla pancia, l’inguine la coscia, il ginocchio, il piede…
Credo,
ci piacerebbe a tutti essere dei campioni, essere imbattibili, non provare mai la sconfitta. Ma la maggior parte delle volte nasciamo con difetti congeniti nell’anima e nel corpo. Siamo affetti dalla paura di noi stessi, degli altri, del mondo, dei viaggi, delle bollette, della fine del mese, degli ex, degli ex degli altri, del tradimento, degli amici, di mille e poi mille altre paure. Nasciamo senza doti innate o caratteristiche troppo particolari, nasciamo, qualcuno con una gran voglia di lottare, qualcun altro con la voglia di abbandonarsi e lasciarsi sommergere della onde. Nasciamo senza i piedi buoni, quindi non ci rimane che lavorare sui polmoni, sulla resistenza, a stringere i denti e tirare avanti fino alla fine. Perché delle volte capita che lottare sia la cosa che ci viene meglio. Perché alla fine la lotta più grande la conduciamo con l’avversario più infimo e subdolo: noi stessi. Allora lottiamo con l’altro che sa già in anticipo le nostre mosse, e ci tocca affinare tattiche e strategie, usare tutta l’astuzia di cui disponiamo per spuntarla, ancora una volta.
Consci, che la nostra vita è il frutto di una casualità che ci prende da dietro, che ci porta a condividere la pelle con qualcun altro, con ragazze, con gli amici…
…e certe volte ti guardi in dietro e ti accorgi che proprio questa casualità ti ha portato ad essere forte in quello in cui ti davi e ti davano per spacciato: la lotta, lottare per continuare a credere in se stessi, per continuare a sopravvivere ad un labilità crescente che cancella strade, macchine, ponti e sfuma pian piano le facce fino a non lasciarne altro che occhi, occhi che piano piano chiudono le loro palpebre e scompaiono così…
Occhi, che sono lo specchio dell’anima che li guardi nascondere per poi scoprire, poi, di nuovo chiudersi, poi li in mezzo a tanti ricordi, a tante immagini specchiandoti dentro vieni fuori tu.
Ho cambiato header, ancora una volta, con i miei occhi, una impostazione grafica sempre in movimento, i miei occhi che cercano di scrutare di gurdare on dentro a voi che leggete, ma che attraverso le righe di questo blog, cercano di capire il mondo e di riflesso me stesso…
No, non sono speciale, o almeno lo sono come tanti altri, in questa vita che ti assegna dei compiti precisi e che non si può far altro che attendere…
Una Vita da mediano – Ligabue(2003)
il blog di Gaetano Barreca
Cronache dal disgelo
Momenti di Gloria.
Se non puoi essere bella, sii brava. Se non puoi essere brava, sii bella. Ma se puoi essere bella e brava, sii entrambe le cose. Perchè la bellezza sta nella cura della persona e la bravura nella sua volontà. M.R
L‘insostenibile leggerezza dell'essere ignoranti.
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Perché la gente non sa che si perde a non essere metallari
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